Cos’è un Marchio?
Il marchio è un segno che permette di distinguere un’azienda, un prodotto, un servizio, dalle altre.
Che funzione ha il Marchio?
La principale funzione del Marchio è quella di permettere ai consumatori (target) di identificare un prodotto o una impresa in modo da distinguerla dagli altri.
In generale, qualunque parola, lettera, numero, disegno, fotografia, forma, colore, logotipo, etichetta o combinazione di questi segni ed utilizzato per contraddistinguere prodotti o servizi, NON è suscettibile di essere considerato un Marchio.
Lo diventa quando un professionista li ha elaborati, giustamente mixati e sottoposti a delle ferree regole.
Marchio o Logo? Qual è la differenza?
Vorrei fare una buona volta luce sulla differenza tra la parola Marchio e Logo, che tanto va di moda usare negli ultimi anni..
Ebbene si, Logo non vuol dire Marchio, e un logo può essere un marchio. Cercherò di essere più chiara.
Logos (in greco: λόγος) deriva dal greco λέγειν (léghein) che significa scegliere, raccontare, enumerare, parlare.
Un Logo è la scritta che rappresenta un prodotto, un servizio o un produttore. Solitamente è una versione o rappresentazione grafica di un nome o di un acronimo che vede un uso ben preciso di caratteri (font), colori e forme.
Il Logo diventa Logotipo quando unisce al Logo (la parte scritta) un simbolo (il Marchio).
Ne deriva quindi che un Marchio può essere composto solo da una scritta (Logo), ma anche solo da un simbolo.
E’ sbagliato quindi definire Logo qualsiasi Marchio, solo quelli composti da una parola lo sono!!!!!!
Mentre Marchio va bene per tutto. Ma è una guerra persa, lo so..
Un Marchio progettato e costruito da un professionista ha un considerevole valore commerciale per la maggior parte delle imprese. Per alcune di esse, il Marchio costituire addirittura il bene di maggior valore (basta pensare al mondo dell’abbigliamento dove tanti oggetti diventano cult perchè sono di un tale stilista). Il target di riferimento attribuisce valore all’oggetto solo perchè vi è apposto sopra un Marchio, è disposto a pagare un prezzo molto più alto del suo reale valore perchè ne acquisisce a sua volta un beneficio a livello di immagine.. Ecco perché essere titolare di un
Marchio che gode di una buona reputazione presso il consumatore, attribuisce ad un’impresa un notevole vantaggio rispetto ai concorrenti.
Brevi cenni su delle linee guida per realizzare un Marchio
Prima di tutto dovreste pensare a cosa vogliate che il Marchio comunichi in merito alla vostra azienda, brand etc.
>Dovrà essere sia facile da leggere, scrivere, memorizzare e di facile pubblicizzazione su tutti i tipi di media e sutti i supporti (carta, plastica, ecc)
>Dovrà essere abbastanza innovativo per distinguersi dagli altri loghi ed essere facilmente riconoscibile dal vostro target
Alcune fondamentali regole sulla progettazione
– Il Marchio deve essere progettato da un professionista e non da qualcuno che sa disegnare, colorare, che ritiene di aver buon gusto, il Marchio deve essere realizzato da chi sa come farlo perchè non è uno scherzo. Questo se volete qualcosa che trasmetta professionalità.
– Il Marchio va progettato in modo che comunichi con il target, che sia riconoscibile e facilmente riconducibile a voi.
– Il Marchio non deve contenere più di una idea grafica. Quindi se contenesse un simbolo, il nome che accompagna il simbolo dovrebbe essere chiaro e senza fronzoli (evitiamo di cercare di comunicare più cose, il risultato sarebbe perlomeno discutibile).
– Il font selezionato deve essere “abbinato” al vostro ambito (troppo spesso vedo comunicazioni istituzionali realizzate con il Comics che per quanto mi riguarda significa vedere un Amministratore Delegato che va in Consiglio di Amministrazione con un pigiama con gli orsetti).
– Realizzare almeno tre prove diverse del marchio percorrendo delle strade uniche, e poi sceglierne una e seguirla fino in fondo.
– Il professionista realizzerà le “prove di ridimensionamento”, questo vuol dire che il Vs Marchio dovrà essere perfetto dai 2,5-3 cm di larghezza in su (per le penne ad esempio) fino alla dimensione extra extra large (es. per la maxi affissione).
Evitate Marchi che contengono molte informazioni o piccoli dettagli, questi ultimi saranno difficilmente memorizzabili dalle persone, e avrete difficoltà a stamparli in piccoli formati.
– Il Marchio dovrà apparire chiaro e ben ideato sia nelle versioni colore che bianco e nero.
Per ogni categoria di prodotto esistono dei colori preferibili, e ad ogni colore corrisponde un messaggio.
In alcune categorie è molto importante conoscere le “regole” (mi riferisco ad esempio al settore medico nel quale è bandito il rosso) oppure nel packaging di prodotti maschili in cui si usano colori freddi e scuri.
– Dopo aver realizzato il Marchio è bene progettare l’immagine coordinata e il web site coerentemente con il Marchio.
Molti credono infatti che realizzato il Marchio la storia sia finita..invece è appena iniziata!!
– Dopo aver realizzato il Marchio, ricordatevi che rappresenta il vostro simbolo e non dovrà cambiare nel tempo, ne essere modificato nelle forme e nei colori. Per i Marchi di un certo livello, Pixell ha realizzato il “Manuale di Corporate Image” che è la “bibbia” in cui sono raccolte tutte le informazioni sugli usi e gli abusi del Marchio e dell’Immagine Coordinata.
Conclusioni
Troppo spesso il Marchio viene realizzato da persone che non ne sono capaci e non hanno studiato graphic design.
Viviamo nel paese in cui tutti credono di saper fare tutto e il mondo della grafica e della comunicazione ne risente moltissimo perchè non esiste un esame di abilitazione nè un ordine. Io spero che prima o poi qualcuno vorrà dare dignità a chi si dedica con passione a questa preofessione che è una delle più belle e interessanti del Mondo.
Aggiornamento del 20/01/2018: Dato che numerosi mi hanno scritto dopo questo articolo, ritengo utile pubblicare dei loghi più recenti sui quali, come sempre è aperto il dibattito.
Molto interessante e riassuntivo, grazie. Userò diversi spunti per le lezioni di grafica