Corriere della sera.it riporta: “ROMA – Nuovo marchio per Roma destinato alla promozione culturale e turistica della città. Sarà un nuovo logo che non andrà a sostituire quello istituzionale, ma servirà a rafforzare l’immagine di Roma a livello nazionale ed internazionale, sarà utilizzato per la comunicazione e per il merchandising.”
Ecco cosa dovrebbe essere questo marchio, il simbolo di Roma all’estero, l’immagine di Roma a livello Internazionale. E io credo personalmente che ci siano riusciti: è lo specchio del pressappochismo, dell’onore nullo che hanno i veri professionisti in questa città.
Non voglio entrare nei meriti estetici del “mi piace”, “non mi piace” perchè i gusti sono gusti ma voglio analizzare le ragioni del mio pensiero.
Innanzitutto chi lo ha realizzato? Ecco il loro sito web:
http://www.mediapeople.it
Guardatelo e ditemi se quello che questa agenzia propone su internet è da considerarsi in linea con l’evoluzione del web 2.0. Giudicate voi io non lo faccio.
Seconda cosa:
Una caratteristica fondamentale che questo “marchio” doveva avere era la perfetta riproducibilità su tutti i supporti cartacei ed extracartacei ovvero doveva essere perfetto sia per la tipografia che per la serigrafia che dovrà realizzare il merchandising.
Ora come vedete, questo “marchio” ha delle linee così sottili che in riduzione a 1,5 cm (il minimo di dimensione di un marchio) si perde completamente.
Compatisco il povero sventurato serigrafo che dovrà realizzare ad esempio le penne. Per non parlare del ricamo sui cappellini che sarà uno spasso.
Ragazzi, non vi abbattete e soprattutto, io vi esorto a non partecipare a questi concorsi che hanno già nei presupposti iniziali il risultato.
Lavorate bene, studiate, e lasciate vuote le cassette postali di chi indice questi Concorsi.
Di seguito ho fatto una selezone di marchi di città Europee e Mondiali.. La situazione non è molto migliore ma la maggior parte ha adottato lo stemma storico (Come ha fatto Roma) per la comunicazione istituzionale, affiancando poi per il Merchandising un simbolo forte e divertente (Londra e New York).
E che non lo sai che i parametri di aggiudicazione non sono SOLO quelli del design…
Siete stati anche troppo diplomatici nei commenti.
È abbastanza scandaloso!
Mah personalmente se vedo quel logo in giro per Roma penso che hanno aperto un nuovo ristorante O_O ha gli stessi colori del pastarito (e anche la colonnina)
GRAZIE.
Finalmente qualcun’altro ha il coraggio di scrivere le cose come stanno. E’ incoraggiante, dopo questa deprimente storia di mediocrità e incompetenze varie.
Ti segnalo a questo proposito il mio blog dove ho ampiamente parlato dell’argomento ma soprattutto la LETTERA APERTA che ho scritto alla Commissione.
Ti prego di condividerla ovunque sia opportuno e di aiutarmi a dare visibilità a questa farsa.
Come potrai immaginare faccio parte degli oltre mille partecipanti e come molti altri non intendo tollerare questa pagliacciata un minuto di più!
Blog: nidodirobin.blogspot.com
Tumblr: logoroma.tumblr.com
Pagine Facebook:
http://www.facebook.com/pages/Questo-logo-non-rappresenta-Roma/102531929811256?ref=ts
http://www.facebook.com/group.php?gid=125714247459212&ref=ts
Aiutateci a chiedere a gran voce l’annullamento del concorso per salvare Roma da un marchio ridicolo e i designers dall’ennesima umiliazione.
A questo link http://www.bit.ly/LETTERA_APERTA
è presente un .doc che contiene la lettera aperta da inviare alla Commissione. Quanti di voi hanno partecipato a questa farsa e/o hanno a cuore questa faccenda sono pregati di condividere il più possibile questa lettera e pubblicarla ovunque sia opportuno (siti e blog di grafica etc). Inoltre, cosa ancor più importante, vi invito caldamente ad inviarla a questi indirizzi email
sindaco@comune.roma.it
luciano.caglioti@uniroma1.it
paola.panarese@uniroma1.it
mario.defacqz@comune.roma.it
mariacristina.selloni@comune.roma.it
mario.morcellini@uniroma1.it
armando.peres@iulm.it
Sono le caselle dei membri della commissione. Prima che qualcuno tiri fuori la storia della privacy comunico che si tratta di indirizzi resi pubblici dagli stessi titolari e facilmente reperibili online.
Inviatela loro firmandola con il vostro nome.
Grazie a tutti.
sono assolutamente daccordo sulla non riproducibilità del marchio e sulla assoluta debolezza dell’immagine.
Dopo New York il mio preferito è decisamente Iamsterdam che è uno degli esempi di city branding più riusciti. Per Roma esprimo solidarietà a chi ha partecipato con proposte professionali.