Vaffancola a chi ?

Vaffancola

Chi vive a Roma avra’ notato in giro la citta’ dei manifesti che pubblicizzano una nuova bevanda: la vaffancola.
Navigando sul web ho scoperto che viene prodotta proprio nella mia regione di origine, la Basilicata, dalla nota azienda Cutolo di Rionero in Vulture (PZ).
In questo magnifico luogo ricco di acqua minerale, è infatti sbarcata da qualche tempo la multinazionale Coca Cola che ha deciso di sfruttare le magnifiche acque lucane per produrre la sua bevanda. La Cutolo ha quindi deciso di “contrastare” la Coca Cola producendo una bibita che però ne scimmiotta il nome. La Vaffancola, appunto.

Il nome e’ tutto un programma…

Sul momento la campagna mi ha provocato stupore e curiosita’ ma confrontandomi con l’etica del mio lavoro mi sono chiesta se la volgarita’ non sia una scorciatoia per la notorieta’.

Attenzione notorieta’ non vuol dire successo.


Mi sono chiesta:

  • Non e’ troppo facile per le aziende usare la volgarita’ per attirare l’attenzione su un prodotto?
  • Possibile che tale prodotto non abbia altre caratteristiche su cui puntare?

Mi domando anche: cosa avrebbe dovuto usare la Redbull un pene?


Siccome non e’ mia abitudine dare opinioni prima di aver studiato il caso ho fatto un giro nei forum e sul sito di questa azienda.
Speravo di trovare un complesso e creativo approccio dell’idea, un’immagine dissacrante,
divertente stile diesel “be stupid” invece ho trovato un desolante sito web incompleto,
un disegno in homepage che ritrae un giovane triste (perche’?) e nessuna divertente campagna.

Il prodotto e’ tral’altro introvabile nei supermercati..

Insomma una operazione a mio avviso, di dubbio gusto.

Io la chiamerei Tristecola…

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